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Il 20 ottobre 2024, presso la splendida cornice di Casina Poggio della Rota a Bassano Romano, si è celebrata l’unione civile tra il regista e fotografo Marco Colizzi e il suo compagno di lunga data, Damiano Pannella. Dopo dieci anni di fidanzamento, i due hanno finalmente coronato il loro sogno d’amore, circondati dall’affetto di circa 150 ospiti.
La cerimonia, svolta all’aperto in un contesto naturale incantevole, è stata ufficializzata da Iris Cinardi, cara amica della coppia, che ha portato con sé non solo la fascia tricolore, ma anche un tocco personale nell’allestimento e nell’organizzazione del matrimonio. Il risultato è stato un evento da favola, con ogni dettaglio curato con amore e attenzione, rendendo indimenticabile ogni momento della giornata.
Marco Colizzi, autore e regista dello storico spot del 2016 dedicato alle unioni civili, ha colto l’occasione per lanciare un messaggio forte e inequivocabile. Durante il ricevimento, il regista ha espresso il suo dissenso verso il governo attuale, indirizzando parole significative alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in particolare sui temi legati ai diritti LGBTQ+. In un discorso che ha toccato tutti i presenti, Colizzi ha citato la necessità di superare pregiudizi e arretratezze, ispirandosi a figure internazionali come il primo ministro finlandese Sanna Marin.
Uno dei momenti più toccanti della cerimonia è stato quando Colizzi ha letto alcuni versi del libro Perché siamo così, un dono di nozze scritto da un monaco benedettino, dedicandoli simbolicamente alla Presidente Meloni, esprimendo la sua opposizione alle sue posizioni. Conclusa la lettura, Colizzi ha affermato con fermezza: “Giorgia, se c’è arrivata la Chiesa, arrivaci anche tu; è finito il medioevo.”
Le parole di Colizzi hanno riecheggiato tra gli invitati, lasciando un segno profondo non solo per il significato del momento, ma anche per l’impegno civile che ha da sempre caratterizzato la sua carriera e la sua vita personale.
