Il Mondo non diventa migliore perché composto soltanto da persone apparentemente “perfette”
Ancor prima di essere un fotografo Michael Stokes è un esteta: non a caso i suoi soggetti preferiti sono sempre stati i corpi statuari del mondo del fitness. Un giorno, per caso, il suo cammino s’incrocia con quello di Alex Minsky, un 26enne Marine caduto in depressione e tra le braccia dell’alcol a seguito di uno scontro a fuoco in Afghanistan dove sfortunatamente perde una gamba. Con lo scopo di aiutare il giovane ad uscire dal tunnel, Michael propone al militare di posare nudo per alcuni scatti. Alla proposta il ragazzo reagisce positivamente mettendo a disposizione il suo corpo in parte martoriato. Stokes ammette: “L’ho fotografato come se non fosse un amputato, esattamente allo stesso modo dei miei modelli di fitness, immortalati in pose vagamente erotiche”. Il progetto esplode nel momento in cui il Daily Mail pubblica il servizio e il fotografo si ritrova sommerso di richieste da parte di altri ex soldati mutilati: uomini e donne, che avevano solo e semplicemente voglia di comunicare al mondo che sono persone che vogliono costruirsi un futuro, che non hanno paura di mostrare le loro menomazioni e che non sono di certo delle protesi ad essere un ostacolo, bensì gli occhi di chi li guarda.
Il coraggio di Alex ha avuto un effetto domino, dando ad altri lo stimolo per affrontare nuovamente la vita a testa alta; inutile dirvi che per lui sono arrivati apprezzamenti da ogni parte del Mondo, molte proposte di matrimonio e il suo giro d’amicizie si è allargato notevolmente permettendogli di riappropriarsi delle proprie sicurezze. Questi ragazzi sono esseri umani nudi due volte: nello spirito e nel corpo. In un mondo dove l’estetica non è più il pass verso il successo, ma per la normalità, tutto prende una piega differente. Avevamo da tempo in cantiere queste foto, ma ogni volta, per un motivo o per un altro, abbiamo rimandato l’uscita nell’attesa del momento migliore. Per essere comprese totalmente e nella loro interezza questi scatti avevano bisogno di essere sostenuti attraverso “qualcosa” (non sapevamo nemmeno noi che cosa) di profondamente sincero e forte, perché schiette e d’impatto sono le immagini proposte, ma ancor di più lo sono le intenzioni che hanno spinto questi uomini a mostrarsi nel loro “nuovo essere”. Abbiamo capito che era arrivato il momento in occasione della Messa per il Giubileo dei disabili celebrata qualche settimana addietro. In quest’occasione Papa Francesco ha detto: “Il Mondo non è migliore se fatto solo da gente perfetta, la cura del corpo è divenuta mito di massa e dunque affare economico, ciò che è imperfetto deve essere oscurato, perché attenta alla felicità e alla serenità dei privilegiati e mette in crisi il modello dominante”. Jorge Mario Bergoglio continua: “Il Mondo non diventa migliore perché composto soltanto da persone apparentemente “perfette”, per non dire truccate, ma quando crescono la solidarietà tra gli esseri umani, l’accettazione reciproca e il rispetto”. Poi scandisce: “Il modo in cui viviamo la malattia e la disabilità è indice dell’amore che siamo disposti a offrire: il modo in cui affrontiamo la sofferenza e il limite è criterio della nostra libertà di dare senso alle esperienze della vita, anche quando ci appaiono assurde e non meritate”.
Non vogliamo unire il sacro al profano semplicemente per fare “scandalo”, anche perché sono lontani quei tempi quando bastava accostare la parola credo ad un nudo per aggiudicarsi l’etichetta di blasfemi. Qui il concetto è ben un altro. Tornando alle fotografie, gli scatti iniziali si sono uniti a quelli venuti dopo e si sono trasformati in un vero e proprio libro fotografico dal titolo “Always Loyal” (sempre fedele). Un boom.
Lo scopo era quello di raccogliere all’incirca 48.000 dollari, ma la quota raggiunta è andata ben oltre le più rosee speranze superando i 411.000 dollari. Un successo, prima che economico, umano, perché ha ridato speranza a molte persone. Impariamo a guardare oltre. Oltre le apparenze c’è sempre un mondo il più delle volte sconosciuto.