Amit Shah ha 32 anni e fa il coreografo. Aditya Madiraju di primavere ne ha 31ed è un risk manager. Amit e Aditya sono una coppia entrambi sono praticanti induisti, sono legati alle tradizioni e per questo motivo, dopo essersi uniti civilmente nella città di New York, hanno deciso di festeggiare il loro legame con un rito religioso in un tempio indù. A tal proposito Amit sottolinea: “Dopo esserci sposati civilmente sapevamo che volevamo qualcosa di più, ci siamo sentiti completi solo quando abbiamo avuto l’opportunità di eseguire e seguire le nostre preghiere”.
Le foto di quest’ultima tipica cerimonia – per via del particolare contesto, per la cura e l’eleganza dell’intero evento e non neghiamolo per il fatto che si tratta di un unione gay così particolare – hanno fatto il giro del mondo e sono diventate immediatamente virali.
La coppia, intervistata da Vogue India, afferma: “Non pensavamo che la nostra unione potesse avere questa risonanza, da noi ci si sposa così… tuttavia ciò che maggiormente adoriamo sono i tantissimi post che abbiamo ricevuto perché sono messaggi intrinsechi d’amore e di speranza”. I novelli sposi raccontano anche che si sono incontrati tre anni fa in occasione di un compleanno di un amico comune e da quella sera non solo non si sono più lasciati, ma hanno costruito le basi per incoronare il loro desiderio di convolare a nozze nella loro terra d’origine. Come accade in molte parti del mondo, anche in India il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è ancora riconosciuto legalmente e le opinioni sono contrastanti a seconda dell’area del Paese e dell’estrazione sociale; tuttavia certi del loro amore – anche se ammettono di avere due personalità completamente diverse e che grazie alle loro passioni comuni hanno trovato un luogo sereno dove coltivare il loro sentimento e il loro desiderio di conoscersi e di scoprirsi – i freschi sposi hanno fatto coming out con le proprie famiglie un anno dall’inizio della loro relazione ed è proprio per merito della complicità dei loro genitori e dei loro cari che hanno deciso di sposarsi. In merito Aditya afferma: “È fondamentale che le famiglie spalleggino i propri figli e sostengano gli altri genitori a fare altrettanto con la propria prole, spero che il nostro matrimonio sia servito e serva anche a questo”.
Si è trattato senza dubbio di uno sposalizio da favola, ma ciò che realmente importa è la forza e il coraggio che Amit e Aditya hanno dimostrato e continuano ad avvalorare con il loro amore. La “favola” comincia adesso e tra “orchi”, “streghe” malvagie e chi più ne ha più ne metta, il vissero felici e contenti è solo la fine della storia. Buon inizio ragazzi!