Dal primo di ottobre è in vendita nelle librerie on-line “Ci aggiorniamo: manuale per conoscere e difendersi
dal milanese adottato”. Irriverente, ironico e pungente come il suo autore, è una fotografia sui costumi
della società milanese
Cristiano Fabris è lo scrittore emergente, originario di Torino, vive in camper alla ricerca di nuovi luoghi del Bel Paese. Vincitore di due premi letterari italiani (“Nuovi Talenti 2015″ e “Scrittura creativa Aldo Bruni “ nella sezione Diari di Vita) ha dichiarato durante l'ultima premiazione: “Scrivere per me è come parlare con tutti voi senza disturbare. Così aprite e chiudete le pagine del libro quanto volete. Magari per alcuni darò la buonanotte, ad altri farò compagnia in un viaggio e altri ancora sarò lo stimolo seduti sulla tazza”. Partendo da quell'affermazione “Ci aggiorniamo” che lascia sempre indefinita ogni risposta, il protagonista Gianluigi Pautasso racconta come si vive nella “grande mela italiana”: tra aperitivi, ricerca di case, lavoro e di “impermeabili”, tra amori e “amichetti internettiani”, le pagine scivoleranno con un'ironica amarezza. Il critico cinematografico Costanzo Antermide l'ha definito “un interessante spaccato di vita metropolitana all'insegna di una morale e di un costume sessuale “alternativi”. Il testo risulta specchio linguistico della nuova generazione veicolato dai contemporanei strumenti di comunicazione mediatica”.
Noi l'abbiamo incontrato durante l'evento di presentazione della nuova associazione che raggruppa tutti i gruppi sportivi gay Milano Pride e ne è nata un'intervista in cui Cristiano, collaboratore anche della nostra rivista, è un davvero, un eclettico capace di farti sorridere e nel contemplo riflettere.
Cristiano perché un manuale sul milanese e da dove nasce l'idea?
Precisiamo milanese adottato! Perché di fatto il vero milanese non ti risponde con “Ci aggiorniamo” ad un invito al cinema. Semmai ti dice no e poi si pente perché resta a casa, ma non ti lascia mai nel dubbio. “Ci aggiorniamo” nasce dal fatto che se non c'è nulla di meglio da fare all'ultimo vieni avvisato altrimenti il nulla. è il comportamento tipico di chi arriva da un'altra città, paesino, e si butta nei ritmi della metropolitana, degli apericena e della moda.
Nel tuo libro ci racconti di Gianluigi Pautasso che si è trasferito a Milano 14 anni fa, quindi lui è un milaneseadottato?
Gianluigi rappresenta il classico torinese che non vede di buon occhio la superficialità delle persone, il “Ci aggiorniamo” continuo in ogni situazione lavorativa, affettiva e sociale. Nel libro si spazia dalla ricerca della casa, alla palestra, allo shopping e ovviamente alle chat e serate nei locali. è un manuale per chi arriva a Milano e vuole capire come funzionano le logiche comportamentali.
Hai descritto 7 tipi di “trombo-amici”, tutti milanesi?
Per carità il trombo amico o amico di coscia come lo si vuol chiamare, esiste in ogni luogo, ma su Milano assume il termine meno volgare di “conoscenza”. Anche perché ritrovarsi poi in un ristorante per caso con il rispettivo consorte, non è che puoi presentarlo a tavola come “lui è il mio trombo amico presentatomi da quella zoccola di Titti”, è decisamente meno impegnativo “lui è una conoscenza della Titti”. Tuttavia Milano specifica meglio la tipologia di trombo amico, itinerante, igienista e calendarizzato”.
Nel libro c'è un capitolo dedicato agli amori e ad uno in particolare. Quindi il libro è anche un manuale d'amore?
Non direi un manuale d'amore, ma un manuale per capire come si muove il milanese adottato che si professa “innamorato” di te. Lui è circondato dagli amici Top che sono veri quanto una moneta da 5 euro. Sono talmente veri che nel momento del bisogno sono come la carta igienica, non la trovi mai! Anche in questo caso la superficialità dei sentimenti è la chiave di lettura: quando termina se mai è esistito, il presunto sentimento “amore” o meglio la situazione di comodo, tutto diventa relativo perché l'egoismo ha il sopravvento su tutto e tutti.
Sei al tuo primo libro, pensi di proseguire la strada dello scrittore?
Se ti rispondessi come un milanese adottato, ti direi “Ci aggiorniamo”! Io invece ti rispondo che non sono finite le avventure di Gianluigi Pautasso.