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Sesso al museo

Il primo museo dedicato al sesso è sorto ad Amsterdam, da sempre patria dell'eros, seguito da New York, Berlino, Parigi, Praga, Madrid e Barcellona

Georg Grosz   La collezione, che inizialmente si limitava ad una piccola raccolta di oggetti erotici risalenti al XIX secolo, viene esposta in un edificio anteriore che si affaccia sulla strada e in due edifici posteriori collegati da una scalinata appositamente progettata per metterli in comunicazione. Il risultato è un eccitante percorso labirinto tra camere e corridoi dove sono esposte statue, dipinti, immagini, fotografie e arnesi provenienti da culture ed epoche diverse. Ma in città non è l'unico museo a tematica… ce ne sono ben altri due. Il secondo, l'Erotic Museum, è situato nel cuore del quartiere a Luci Rosse (in Oudezijds Achterburgwal 54) e ripercorre in maniera divertente la storia universale dell'erotismo. Il World Museum Of Erotic Art è il terzo della metropoli e conserva quadri e pezzi d'arte che hanno come soggetto il linguaggio figurato riguardo all'atto dell'amore e ha un approccio più artistico. Molti, ma molti anni dopo, e precisamente nell'ottobre del 2002, anche New York decide di abbattere ogni sorta di tabù e lo fa con il Museum of Sex (situato sulla Quinta Strada a pochi passi dal Flatiron District). Lo spazio espositivo, nonostante lo scetticismo iniziale, registra ogni anno migliaia di visitatori sia americani che stranieri. Punti forti della mostra sono una guida ai bordelli di una New York del 1855, un manuale sessuale illustrato a mano del 19° secolo, diverse foto di sesso di gruppo e sex toys.

Michael BreyetteMark Snyder, direttore mostre, afferma: “Anche se soggetti a censura i nostri antenati non erano affatto asessuati, come la visione della storia dell'epoca voleva farci credere, e molte collezioni venivano tenute nascoste e smerciate segretamente”. All'esposizione permanente si accede passando attraverso il negozio dove si vendono gadget e prodotti di ogni tipo. A Berlino, nell'agosto del 2014, il Beate Uhse Erotik Museum, storico e leggendario museo erotico di Charlottenburg inaugurato nel 1996, si è spostato in Tauentzienstraße. Con il cambio di location la struttura ha rivisto anche lo spazio espositivo rinunciando al cinema porno e alle cabine “private”, ampliando così la zona rivolta all'arte, alla sperimentazione e all'area commerciale. La galleria è stata dedicata alla pilota e imprenditrice tedesca Beate Uhse-Rotermund che, nel 1962 a Flensburg, aprì il primo sexy shop al mondo. Parigi, la capitale dell'amore per antonomasia, non poteva di certo rinunciare alla sua pinacoteca sull'erotismo. La struttura, che s'innalza per cinque piani, affonda le sue radici nel quartiere di Pigalle e va particolarmente orgogliosa di una mostra: la “Curiosa”, che incentrata sull'Arte Sacra raccoglie maschere ed amuleti utilizzati usati nelle cerimonie religiose a sfondo sessuale. Il Sex Machines Museum di Praga si espande su tre piani e serba con cura gli attrezzi più curiosi e impensati: si passa dai dispositivi elettrici anti-masturbazione, alle cinture di castità fino ad arrivare ai più antichi e moderni vibratori. Chiudiamo con la Spagna, che ne ospita ben due. Il Museo Eròtico de Madrid si trova nella calle Doctor Corteo e si distribuisce in oltre 800 metri quadrati suddivisi in cinque sale tematiche. Il Museu de l'Eròtica di Barcellona, invece, custodisce i talismani e gli amuleti usati dagli orientali durante i riti di fecondità, l'espressione erotica di artisti contemporanei come Dalì, Picasso, Mirò, l'erotismo nelle opere di molti artisti europei dal XV al XIX secolo e una sezione dedicata al sadomasochismo.

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